II° MEETING NAZIONALE APTPI
ASSOCIAZIONE PIERCERS TATUATORI PROFESSIONISTI ITALIANI
PER DIFENDERE E PROMUOVERE
IL TATUAGGIO E IL PIERCING IN ITALIA, Arezzo 2004
programma
convegno
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Banco iscrizioni al congresso
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Presentazione congresso Bruno Valsecchi presidente
A.P.T.P.I.
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Area espositori |
Area espositori |
Area espositori |
Area espositori |
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Stand A.P.T.P.I.
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Il sig.Graziano
Sarti ( IP.AFD.ICI) durante la lezione di tecnica
di sterilizzazione.
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Lezione prevenzione contaminazione crociata.
Dott.ssa Laura Lanfredini responsabile
Ufficio Igiene Pubblica Milano
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Durante le lezioni
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Soci fondatori A.P.T.P.I.
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Emiliano
durante la lezione teorica sul funzionamento
delle macchinette per tatuaggi
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Bruno
durante la lezione tecnica per piercers introduzione
alla medicina legale
(differenze tra le varie ferite) e aghi da piercing
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Montaggio
e taratura di macchinette per tatuaggio
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Cena partecipanti
al congresso e torta
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ALL PHOTOS BY TETRARCA |
REPORT II°
MEETING NAZIONALE APTPI ASSOCIAZIONE PIERCERS TATUATORI
PROFESSIONISTI ITALIANI
Sinceramente, quando tutto questo è
cominciato, non avevamo idea di come saremmo riusciti
a dire la nostra su una serie di argomenti che ritenevamo
importanti per la nostra professione. Ci abbiamo provato
una prima volta e dopo anche una seconda. Se siamo rimasti
contenti della prima esperienza, la seconda ci ha veramente
sbalordito. Si signori! Il secondo meeting organizzato
dall'APTPI ad Arezzo è stato un inaspettato successo.
Avevamo imparato tanto dall'organizzazione del primo,
svoltosi nel 2003 sempre ad Arezzo, soprattutto dalle
leggerezze e dagli errori commessi per inesperienza;
ma allo stesso tempo abbiamo imparato tanto dalla risposta
del pubblico e dai suggerimenti che ci sono arrivati
da tutti i colleghi che hanno partecipato, confermando
la nostra speranza che la soluzione ai problemi che
affliggono il nostro mestiere sta a cuore a molti. Ci
siamo così rimessi sotto a lavorare alla seconda
edizione, curando meglio l'organizzazione e la distribuzione
delle lezioni, proponendo argomenti nuovi e approfondendone
altri introdotti nel 2003. Il risultato è stato
godibile e goduto da oltre 180 persone intervenute,
le quali hanno dimostrato non solo interesse puramente
didattico ma vera e propria voglia di azione, di partecipazione,
di miglioramento e di progresso. Tra i partecipanti,
non solo erano presenti professionisti con esperienza
decennale ma anche tanti neofiti i quali hanno avuto
occasione di avvicinarsi al mondo del tatuaggio e del
piercing con un quadro generale più chiaro. La
nostra speranza e quella che, in questo modo, si possano
evitare clamorosi errori dovuti alla poca o addirittura
assente conoscenza dei rischi sanitari e professionali
che circondano il nostro lavoro. Rischi che se ignorati
o sottovalutati getterebbero fango sull'intera categoria
che tanta fatica fà ad essere apprezzata e rispettata.
A tale scopo sono state molto utili le lezioni di dermatologia,
infettivologia,e sterilizzazione tenute durante il congresso
così come la lezione sulla prevenzione della
contaminazione crociata, la spiegazione sull'importanza
e il corretto uso del consenso informato, sulla struttura
dei materiali biocompatibili, sul funzionamento della
macchinetta per tatuaggi e sulle tipologie di aghi da
piercing. Non di meno interessante, anzi innovativa
e stimolante, la lezione sull'uso della fotografia per
documentare i lavori di ogni professionista. Tutte queste
materie, prevedevano un programma molto denso che ci
ha visto convinti nel dedicargli tre giorni di congresso
rispetto ai due dell'edizione 2003. Nonostante l'aggiunta
di un giorno, i tempi sono stati stretti e tutto è
risultato alla fine molto intenso. Data l'importanza
degli argomenti e lo sforzo compiuto da tutti i partecipanti
, abbiamo ritenuto doveroso rilasciare un attestato
di partecipazione dove sono state riportate per esteso
le materie ed il numero di ore frequentato per ognuna,
in modo che tutti i partecipanti possano dare prova
ai loro clienti degli sforzi fatti per offrire un servizio
migliore. Attraverso un semplice sistema di controllo
ogni partecipante ha potuto garantire la propria presenza
a tutte le lezioni.
La nostra soddisfazione, però, non riguarda solamente
l'aspetto tecnico-organizzativo ma soprattutto quello
umano. Durante il congresso si è infatti creato
un fantastico clima di complicità e collaborazione
fra tutti, che ha unito fra loro i partecipanti e annullato
la distanza forzata che si genera spesso tra chi organizza
e chi partecipa. Durante le lezioni, infatti, è
stato difficile controllare i numerosi dibattiti che
si sono creati spontaneamente coinvolgendo le esperienze
di alcuni confrontate con la competenza dei vari relatori.
Come risultato si è certamente avuto il ritardo
sulla tabella di marcia ma, come secondo e interessante
effetto, si è ottenuto un confronto diretto,
costruttivo e stimolante, che ha coinvolto l'interesse
degli stessi relatori i quali hanno avuto modo di conoscere
meglio e direttamente le problematiche specifiche altrimenti
per loro sconosciute. A rendere tutti più uniti
ci ha pensato anche una fantastica cena a base di cucina
Toscana organizzata per il secondo giorno dove sono
stati preparati 110 coperti in non so quanti tavoli.
Il vino toscano a, senza dubbio, favorito l'atmosfera
di festa consentendo una più facile famigliarizzazione
e conoscenza tra tutti i colleghi presenti. Dopo numerosi
brindisi e le situazioni divertenti che si sono create,
alla fine tutti abbiamo festeggiato l'evento con una
torta firmata e una mega foto di gruppo. La notte Aretina
ha poi accolto sia gli esausti che gli inesauribili,
concedendo una buona coperta o il prolungato divertimento.
Nel complesso e a distanza di qualche giorno, ci è
più chiaro comprendere l'importanza di tali eventi,
i quali non sono rilevanti in sè, ma acquistano
una grandissimo valore se hanno un seguito, una eco
che risuona nel lavoro di ognuno. Se nel proprio studio,
poi, ognuno di noi mette a frutto ciò che ha
compreso da quest'esperienza, apportando modifiche strutturali
al negozio o al proprio modus operandi, se anche solo
si fanno strada nella mente domande e risposte cui prima
non si era pensato, allora un evento come il congresso
acquista la sua importanza rendendo chiara e forte la
voglia di tutti di lavorare come professionisti e di
essere Così considerati.
A tutti un immenso grazie e un arrivederci all'anno
prossimo
il consiglio direttivo APTPI
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