NON FU IL PIERCING AD UCCIDERE UN GIOVANE MILANESE
- articolo tratto da “LEGGO”, settembre
2004 -
Per continuare a fare una corretta
informazione sul modo della body art qui di seguito
troverete l'articolo per esteso che è stato pubblicato
su " Leggo " giovedì 9 settembre 2004,
riportante i reali risvolti di una vicenda che ha fatto
molto parlare di se circa un anno fa. Questo argomento
è stato trattato da molti quotidiani e periodici,
noi ne abbiamo scelto uno ad esempio:
- articolo tratto da “LEGGO”, settembre
2004 -
NON FU IL PIERCING AD UCCIDERE UN GIOVANE MILANESE
Non fu il piercing a causare la setticemia, aggravata
da un’epatite fulminante, che provocò la
morte improvvisa di Mauro C., 24 anni, di Milano, avvenuta
all’Ospedale di Riguarda il 9 marzo 2003. E’
questo il risultato della consulenza medica disposta
dal pm Paola Ortolan, che ha chiesto l’archiviazione
dell’inchiesta ritenendo anche che il comportamento
ei medici di Riguarda sia stato adeguato. L’inchiesta
per omicidio colposo contro i medici venne aperta qualche
giorno dopo la morte del ragazzo, in seguito ai sospetti
denunciati dal medico di famiglia, che subito parlò
del piercing come probabile causa della morte e chiese
pure di mettere la pratica fuori legge.
A distanza di un anno e mezzo questa
ipotesi non ha trovato alcuna conferma nella consulenza
dei medici nominati dal magistrato.
Noi crediamo che sia importante che questa informazione
non passi inosservata e anzi che venga portata alla
conoscenza del grande pubblico, tramite chiunque si
senta sensibilizzato da queste topiche, ma soprattutto
dagli operatori del settore. Chiediamo a chiunque fosse
interessato di stampare e appendere questo articolo
nel proprio studio contribuendo cosi al nostro lavoro.
il consiglio direttivo APTPI
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